lunedì 23 febbraio 2015

Generazione “serre in orbita”


              Generazione “serre in orbita”





Uno degli elementi fondamentali della nostra vita è la luce.
La luce é indispensabile per la nostra vita. La NASA sta provando ad applicare l’utilizzo delle luci a LED per lo sviluppo di piante in ambienti bio rigenerativi.
Perché?
Alcuni studiosi ritengono che “una specie su un solo pianeta non ha futuro”. Per colonizzare lo spazio, però, bisogna trovare il modo di far crescere delle piante anche su ambienti diversi dalla Terra.
“Le prime esperienze non sono state confortanti, dal momento che le piante cresciute nello spazio erano piene di anomalie.”
Negli esperimenti più recenti, tuttavia, si è visto come sia possibile ottenere piante nello spazio. L’unico effetto negativo risulta essere il nanismo: dal seme terrestre cresce una pianta normale, ma le sue figlie sono più basse e la statura cala di generazione in generazione.Le sfide sono molte, ma la luce a LED potrebbe dare una svolta a questo progetto.
La NASA e l’ESA hanno da tempo avviato programmi di ricerca per la realizzazione di sistemi serra bio rigenerativi, che sfruttano le piante come fonte di energia.



Cosa c’entrano i LED in tutto questo?
I LED vengono utilizzati come fonte luminosa per accelerare la crescita delle specie vegetali. “L’utilizzo dei LED é riservato ad ambienti chiusi e controllati di dimensioni ridotte offrendo una fonte di luce fredda che non interferisce con le esigenze del microclima, condizionato dalla temperatura dell’aria interna.”
Perché é preferibile l’impiego di luci a LED?
La luce a LED consiste nell'emissione luminosa attraverso materiali semiconduttori come il silicio e risulta essere più favorevole alla fotosintesi. I LED convertono l’energia elettrica fornita in energia luminosa in modo più diretto rispetto ad altre lampade, composte da altri elementi.
Questi esperimenti potrebbero essere pronti entro il 2021: forse, dunque, potremo considerarci la generazione delle serre in orbita.
In conclusione, è vero che ci siamo persi lo sbarco dell’uomo sulla Luna, ma i campi di verdura nello spazio non ce li vogliamo assolutamente perdere!

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