LABORATORI 21 aprile 2015
Quest'anno, la tre giorni della scienza si rinnova! Avrete la possibilità di prendere parte agli esperimenti scientifici. Perchè non date uno sguardo a quello che vi aspetta ?
Quest'anno, la tre giorni della scienza si rinnova! Avrete la possibilità di prendere parte agli esperimenti scientifici. Perchè non date uno sguardo a quello che vi aspetta ?
La misura della costante solare (pireliometro)
In questa esperienza
misureremo la potenza per metro quadro che ci giunge al suolo trasportata dalla
radiazione solare.
Grazie all’utilizzo di un rudimentale
pireliometro, si calcolerà, oltre alla potenza dell’emissione solare, la
temperatura superficiale del Sole.
Responsabile: Alberto Cora
Osservazione del Sole
Condizioni meteo
permettendo, attraverso telescopi portatili, si potrà osservare la fotosfera e
la cromosfera solare.
La fotosfera è
caratterizzata dalla presenza delle macchie solari, generate dai campi
magnetici che emergono in superficie e sviluppano le protuberanze visibili in
cromosfera.
Durante l’esperienza si spiegherà anche i
principi base dell’ottica dei telescopi.
Responsabile: Alberto Cora
Studio di un Coronal Mass Ejection (CME)
nell’aula informatica si
procederà allo studio di un Coronal Mass Ejection, osservato dall’UltraViolet
Coronagraph Spectrometer a bordo della
sonda SOlar Heliospheric Observatory (SOHO) che dallo spazio osserva con
continuità l’astro principale del sistema solare.
Responsabile: Alberto Cora
Laboratorio di spettroscopia
L’attività
proposta è centrata sullo studio dello spettro di una sorgente luminosa:
infatti sarà possibile eseguire misure di intensità sulle linee dello spettro
di diversi tipi di lampadine (lampada a incandescenza, lampada a led…) per
evidenziarne le differenze. Inoltre, grazie alla legge di Wien, è possibile
ottenere una stima della temperatura della sorgente in relazione alla lunghezza
d’onda di massima intensità. Quest’analisi è un modello di quanto accade in
ambito astronomico, dove partendo dallo spettro di una stella è possibile
risalire alla sua temperatura superficiale e alla sua composizione.
Responsabili: Laura Negro Rocassin e Marta Rinaudo
Laboratorio di ottica fisica
Durante
l'attività proposta sarà presentato quel ramo dell’ottica chiamata ottica
fisica. La lezione sarà aperta da un excursus storico sull'idea riguardo la
natura della luce: dal modello corpuscolare di Newton a quello concorrente, il
modello ondulatorio di Huygens. Saranno poi presentate le onde e le grandezze
che le definiscono: la lunghezza, il periodo, la frequenza. Sarà presentato lo
spettro EM e quello visibile e verrà mostrato il fenomeno della diffrazione,
tramite cui sarà possibile determinare la lunghezza d’onda di una luce laser.
L’esperienza è significativa per comprendere come la luce non sempre segue i
principi dell’ottica geometrica di propagazione rettilinea ma in certi casi dia
luogo a fenomeni interpretabili solo nell'ambito dell’ottica ondulatoria.
Responsabile: Stefano Rosa
Dipingere con la luce
Un'esperienza che vuole
proporre ai ragazzi un confronto nuovo con lo strumento della macchina
fotografica. Lo scatto fotografico, oggi gesto compulsivo, può essere
riscoperto nella sua essenziale possibilità di controllo di quel
"misterioso" flusso di luce capace di impressionare sul sensore,
attraverso l'occhio sensibile dell'autore, composizioni di forme e colori,
aprendo ad un nuovo strumento di indagine della realtà. L'esperienza didattica
sarà proposta con il contributo della fotografa torinese Simona Rizzo (www.simonarizzophotography.com).
Durata: 2 ore circa
Strumenti: si chiederà ai ragazzi di portare una propria macchina fotografica, una
matita e un blocco per schizzi.
Responsabile: Luca De Chiara
Scoperta e studio di un pianeta extra solare
Il laboratorio consiste innanzitutto nell’apprendere i due metodi
principali per rivelare un pianeta extrasolare (o esopianeta), ovvero il metodo
dei transiti e il metodo Doppler. Dalla osservazione di una curva di luce reale
ottenuta dal telescopio spaziale della NASA Kepler, gli studenti dovranno i)
constatare la presenza di un pianeta in transito, ii) determinare il periodo
orbitale del pianeta dalle epoche dei transiti e iii) stimare il raggio del
pianeta, essendo noto quello della stella. Dall'analisi della curva di velocità
radiale (reale o simulata) ottenuta con lo spettrografo HARPS-N montato al
telescopio italiano TNG (Telescopio Nazionale Galileo) sull'isola di La Palma,
si dovrà determinare la massa del pianeta. Noti raggio e massa del pianeta,
sarà possibile calcolarne la densità e stimarne la composizione interna a
partire dalla posizione che il pianeta occupa nel diagramma raggio-massa.
Grazie alla terza legge di Keplero, gli studenti dovranno infine i) determinare
il semi-asse maggiore dell'orbita e quindi la sua temperatura di equilibrio
(per una data albedo) e ii) stabilire se sulla sua superficie possa esistere
l'acqua allo stato liquido.
Requisiti “scientifici": leggi di Keplero, effetto Doppler
Materiale : carta, penna, calcolatrice... Un proiettore per mostrare
delle animazioni relative al metodo dei transiti, al metodo Doppler, alla
missione della NASA Kepler e allo spettrografo HARPS-N (userò il mio laptop).
Responsabile: Aldo Bonomo
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